Nel mezzo di migliaia di informazioni dei media, il risultato può essere Paura, confusione o altre sgradevoli emozioni. Se vuoi vivere meglio questo periodo di quarantena, puoi spostare il tuo Focus. Come puoi farlo? Vediamolo assieme.
Se vivi in Italia o in qualsiasi altro Stato, in questo periodo probabilmente stai vivendo la stessa situazione: i Media stanno parlando continuamente del Coronavirus, così come i tuoi amici, la tua famiglia, i tuoi colleghi, i tuoi vicini (e per fortuna il tuo animale non sa parlare!).
In questo momento potresti avere uno di questi due pensieri:
1. SI, E STO ANDANDO IN PANICO
2. SI, MA ME LA PASSO BENE
Bene, qualsiasi sia il tuo pensiero tra questi due, ti consiglio di continuare a leggere. Anche se stai bene e sei d'accordo con il secondo pensiero, probabilmente conosci qualcuno che ha il primo pensiero e potresti aiutarlo con qualche suggerimento che sto per condividere con te.
1.SPEGNI LA TV
Forse te ne sei accordo o forse no...che la tua principale fonte di paura e stress è data dai Media che costantemente parlano di questa situazione. Sapere ogni ora quante persone sono state contagiate e quante sono morte non ti sarà utile in alcun modo. Certamente può essere importante essere aggiornato su cosa si può fare e cosa no, quindi, se questo ti dà calma e senso di controllo (processo di razionalizzazione), controlla una volta al giorno le informazioni ufficiali (fai attenzione alle notizie false!), o magari scegli di essere informato da qualcuno nello specifico che abbia fonti attendibili.
Ad ogni modo, focalizzarti sul problema non ti porterà ad una soluzione.
Quello che invece farà sicuramente, sarà aumentare i tuoi livelli di cortisolo comunemente chiamato ormone dello stress. E questo non è esattamente un alleato per la tua salute. A breve parlerò di questo più nello specifico.
2.CAMBIA ARGOMENTO DEI TUOI DISCORSI
Siamo spontaneamente portati a parlare di questo ancora e ancora con qualsiasi persona ci confrontiamo.
Come detto prima, se questo ti aiuta a non sentirti solo in questa situazione e/o ti tranquillizza, allora va bene, fallo e dopo un po', chiedi a te stesso:
"COSA VOGLIO VERAMENTE SAPERE DELLA PERSONA CON LA QUALE STO PARLANDO?"
Pensa alla tua vita prima della quarantena, forse i tuoi impegni e programmi giornalieri non ti davano il tempo di stare sul balcone a parlare con i tuoi vicini, o di chiamare i tuoi amici e la tua famiglia. La mancanza di tempo sembrava essere il problema del mese passato, mentre ora ne abbiamo in abbondanza!
Molti di noi sono nella stessa situazione, quindi possiamo relazionarci ed entrare facilmente in Rapport, in sintonia. In questo momento hai l'opportunità di parlare e conoscere qualcosa in più di quella persona, chi è e come vive.
Forse ti renderai conto che questo processo ti farà sentire diversamente, e probabilmente anche la persona con la quale stai parlando sta cambiando stato. Solo perché hai fatto un semplice spostamento del vostro focus.
3.CAMBIA IL TUO FOCUS OGNI VOLTA CHE TI SENTI SOPRAFFATTO
Esplicitiamo una cosa:
Non esistono emozioni negative. Ogni emozione ha un'intenzione positiva e può essere utile.
Ad esempio, la Rabbia potrebbe sembrare una "cattiva" emozione, se qualcuno ti ha fatto del male, questa può aiutarti a tenere le distanze tra te e questa persona. Quindi l'intenzione potrebbe essere quella di tenerti al sicuro.
Ma, c'è un MA. Quando ti rendi conto che non hai più bisogno di quella emozione, o che i danni collaterali sono troppi, o semplicemente non la vuoi più, trova un modo per cambiare stato e soddisfare diversamente quella intenzione sottostante.
Parliamo della Paura.
Galimberti(1^), filosofo, sociologo e psicoanalista, dice a riguardo:
"E' una emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. La paura è spesso accompagnata da una reazione organica, di cui è responsabile il sistema nervoso autonomo, che prepara l’organismo alla situazione d’emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e fuga”"
Quindi, la paura mette il tuo corpo in uno stato di allerta. Il nostro cervello attraverso la connessione ipotalamo-ipofisi-surrene rapidamente rilascia adrenalina e noradrenalina che ci permetterebbero di reagire scappando o attaccando (2^Adams, V., 1994). E questa reazione può essere davvero ottimale quando percepiamo una situazione pericolosa e l'obiettivo è di mettere il nostro corpo in una condizione più sicura.
In questo periodo va bene provare paura. Infatti, questo è necessario per capire la serietà della situazione e prendere seriamente le direttive per evitare i contagi. Se non fossimo impauriti, probabilmente continueremmo ad infrangere le leggi e andare in giro a contatto con altre persone contagiandoci l'un l'altro.
E cosa accade se non possiamo cambiare il nostro ambiente, il nostro contesto, se non possiamo eliminare il motivo per il quale stiamo provando paura?
Che cosa accade se lasciamo che la paura prende il sopravvento? Andiamo in panico. E non sappiamo più come gestire la situazione.
Come reagisce il nostro corpo? Il nostro corpo continuando a produrre adrenalina inizia a produrre cortisolo che, come detto prima, è correlato allo stress.
Quali sono gli effetti di questi ormoni sul nostro corpo, la nostra mente?
Il primo effetto collaterale è che il nostro cervello diminuisce le facoltà cognitive. Il corpo deve essere pronto per reagire, non per ragionare.Aumenta quindi la capacità di reagire in modalità sopravvivenza (comunemente chiamata risposta di attacco o fuga) e diminuendo la capacità del corpo di rispondere con il ragionamento (rilassamento o risposta del sistema nervoso parasimpatico). La cosa più importante da comprendere è che questo stato di attivazione (stress) non può essere sostenuto a lungo, quindi, semplificando, se rimaniamo nella paura il nostro corpo deve usare più energie, più risorse del solito, e rilascia altre sostanze che iniziano ad indebolire il nostro sistema immunitario, soprattutto riducendo le attività implicate nelle funzioni antivirali e antitumorali, sebbene gli studi scientifici non hanno ancora dimostrato la correlazione tra stress e insorgenza di tumori (3^AIRC, 2019).
Conseguenze: abbiamo maggiori probabilità di ammalarci, anche di quel virus di cui abbiamo così paura.
Quindi, solo spostando via il focus dal problema fermerà questa risposta di allarme del tuo cervello e il tuo corpo te ne sarà grato.
4. COME CAMBIARE IL TUO FOCUS
Siamo già bravi in questo, ed esattamente come in tutte le cose in cui siamo estremamente competenti, non siamo in grado di farlo consapevolmente (per ora).
Quindi, come primo passo, chiedi a te stesso:
- In quali situazioni nella mia vita sono stata/o così capace di cambiare il mio focus da riuscire a gestire quella situazione sfidante?
- Su cosa mi sono focalizzata/o?
- Perché mi sono focalizzato esattamente su quello?
La risposta a questa ultima domanda sarà probabilmente "non lo so!", e questo va benissimo! Infatti è proprio un'ottima risposta!
Potrei suggerirti dove spostare il tuo focus, e, anche se per qualcuno potrebbe essere interessante, fidati di me, non funzionerebbe, perché quei suggerimenti funzionano per me e ogni persona è diversa. Ciò che funziona per me potrebbe non funzionare per te.
Ricorda, è un processo personale, quindi diventa più consapevole di cosa attrae la tua attenzione e mantieni là il tuo focus, anche la cosa più assurda può fare la differenza.
Chiedi a te stesso se questo pensiero alimenta il tuo stress oppure alimenta il tuo sollievo.
Fidati di te stesso, il tuo corpo ti da sempre una risposta.
Si potrebbe dire molto su questo argomento e potremmo parlare a lungo di questo processo, quindi abbiamo deciso di mettere tutte queste importanti informazioni in un libro che pubblicheremo vi andrà a fondo, e per tenerti interessata/o e farti iniziare a scoprire il potere della tua mente, suggerisco di iniziare focalizzandoti su quello che ti piace e poi, qualsiasi cosa appaia nella tua testa, RIMANICI INCOLLATO!
Quindi, come diciamo ai nostri corsi,
se funziona, stai facendo il processo corretto! ;)
Lory Caccamo
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Sources:
1^ Galimberti, U.(2006) Dizionario di psicologia. Vol III, Roma, Gruppo editoriale L'Espresso.
2^ Adams, V. (1994) Principles of Neurology. McGraw-Hill
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